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FRANCESCO GHILARDI
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Sono nato a Roma nel 1963.
Mi sono sempre interessato all'arte e alla creatività. Ho
frequentato i primi corsi di fotografia ed iniziato a suonare
la chitarra da autodidatta a 14 anni.
A Roma ho frequentato negli anni '80 un corso di regia e
fotografia cinematografica con il regista italiano Luigi Di
Gianni e iniziato a studiare chitarra con, tra gli altri,
Marcello Maranzano e Maurizio Bonini
Mi considero anche un informatico pentito, avendo lavorato 31
anni, per la maggior parte in part-time, come impiegato nel
mondo delle telecomunicazioni.
La mia curiosità mi ha portato a viaggiare molto per
conoscere. Ho visitato una cinquantina di paesi nel mondo, e
nel 1993 mi sono trasferito in Trentino, lontano dal caos
cittadino e a portata delle mie amate montagne.
Nel corso degli anni ho frequentato seminari riguardanti le
arti visive e/o la musica tenuti tra gli altri da Christian
Marclay, Nicolas Collins, Terje Rypdal, Mike Stern, Jim Hall,
Mick Goodrick, Jim Kelly.
Dal
1988 al 1990, ho suonato a Roma e in regione, in una
cinquantina di concerti, come cantante e chitarrista nel
gruppo rock-blues demenziale The Hammer Again,
scrivendo numerosi brani inediti; nello steso periodo ho
collaborato con Nikolaos Rumeliotis, al lavoro teatrale Mac
Guffin, ispirato a testi di Boris Vian, in scena a Roma
per un totale di circa 20 repliche nell’arco di due stagioni,
e ho iniziato a proporre in diversi locali e circoli culturali
della capitale, serate sul Cinema e sull'Educazione
all'immagine.
Dal 2000 al 2003 ho collaborato con il CDM (Centro Didattico
Musica, teatro e danza di Rovereto), occupandomi dei corsi del
settore video, del rapporto musica-immagine, e curando la
parte video della produzione del CDM Segni del tempo.
In quegli stessi anni ho partecipato alle riprese del
videofilm Come va lento il fiume scritto da Luisa
Garofani, per la regia di Giuseppe Ambrosino, e prodotto dal
S.E.R.T. del comune di Ferrara, e alla realizzazione di
diversi corti e videoclip tra cui i video della produzione
trentina Tommy e il documentario sulla sua lavorazione Aspettando
Tommy.
Nel 2004 fondo la Contaminarte, società di produzioni
multimediali (che resta attiva come s.a.s fino al 2014), e
collaboro con il Comune di Trento e con altri Comuni,
realizzando diversi progetti laboratoriali legati alle
Politiche Giovanili.
Nello stesso anno sono finalista al 12°
Videominuto, festival internazionale di Prato, con il corto Solidarietà,
e firmo la regia di Non vorrei crepare, composizione
teatrale di video, musica, danza e poesia ispirata a Boris
Vian.
Con i laboratori dei giovani studenti di Levico Terme,
realizzo diversi videofilm tra cui In cerca di Eveline(2005),
da un racconto di James Joyce, Nemiche di classe(2006),
ispirato a "Nemico di classe” di N.Williams, Sassi nello
stagno(2008), da un racconto di Stefano Benni, Fuori
orario(2011), e lo spettacolo multimediale Dire fare
comunicare(2015).
Nel novembre 2005 firmo la regia di Onde e frequenze,
spettacolo multidisciplinare di musica, video, teatro e danza,
basato sugli ultimi 40 anni di musica, moda e costume.
Con questo lavoro inizio il progetto di laboratorio annuale
ArteAlCentro, realizzato con il contributo del Centro Santa
Chiara di Trento, e con la collaborazione di Marina Sfregoli,
che lavorerà a scenografie e costumi per tutte le successive
produzioni:
Ballata in rosso(2007), liberamente tratto da E.A.Poe,
I senzatetto dell’amore(2007), su canzoni italiane
dagli anni '60 ad oggi,
Quanti denti ha il pescecane(2008), tratto da “L'opera
da tre soldi" di B.Brecht,
Nubicuculia - sola andata(2009), da "Gli uccelli" di
Aristofane,
Ho appena sparato a John Lennon(2010), film+concerto in
occasione del trentennale dell'omicidio dell'ex Beatle.
Tra le varie collaborazioni di quegli anni, c'è la
supervisione di Note PoEtiche, in scena l'11 gennaio
2009 al Teatro Sociale di Trento in occasione del decennale
della scomparsa di Fabrizio De Andrè.
Nel 2011 metto in scena l’atto unico autoprodotto Il
datore di esistenze, secondo capitolo, dopo Ballata
in rosso, della trilogia dedicata ad Edgar Allan Poe.
Altri principali progetti di taglio sperimentale sono stati:
A piena voce(2007), performance di musica,
recitazione ed immagini, basata su poesie e testi di
V.Majakovskji;
Antarctica(2008), sonorizzazione dal vivo, di
immagini girate nel 2006 nel continente bianco;
i Campus annuali (dal 2007 al 2012), rappresentati
da quattro giornate full-immersion durante le quali vengono
realizzati video a corto o lungometraggio;
la cabina multisensoriale Distillatore d’Ambiente(2013),
proposta tra l’altro durante l'inaugurazione del Muse di
Trento.
Ho allestito due mostre personali:
a Pergine nel marzo 2009, raccogliendo una selezione di
materiale video realizzato negli ultimi anni, e produzioni
inedite, tra cui l'installazione per tre monitor Alterazioni
su Kullus, omaggio ad H.Pinter, e il progetto open
iniziato nel 2000 Erszi Lados;
nello studio d’Arte Andromeda nell'ottobre 2010, in
occasione della Giornata Nazionale del Contemporaneo, per la
quale ho esposto ulteriore materiale inedito, tra cui la
videoinstallazione SpazioPunto.
Nel 2014 ho realizzato in video l'ultimo capitolo della
trilogia da Poe, Il gioco del tempo, interpretato da
Valerio Rigo; nel 2018 il film/videopoema Hic Sunt
Leones realizzato con materiale di repertorio relativo
a viaggi effettuati tra il 1990 e il 2017; nel 2019 Una
magnifica desolazione, opera trasversale a diverse
tematiche tra cui quella delle fake-news, in occasione del
50ennale della conquista della Luna, con la collaborazione
scenografica e organizzativa di Stefano Bellutta
Nel 2020 in occasione
del lockdown dovuto al Covid-19, ho realizzato la web serie
minimalista Resilienza, in 9 episodi a cadenza
settimanale (dal 25 marzo al 24 maggio), con materiale
audio-video ricevuto attraverso internet, ed in particolare
i disegni di Luigi Penasa.
Nello stesso anno ho
pubblicato la serie "24 Fotogrammi al secondo",
raccolta di materiale didattico sul Cinema.
Il principale progetto musicale di
inizio anni '20 è però il progetto KRTK,
creato con il pianista romano Fabrizio Pieroni e
condiviso con il sassofonista Stefano Marciani; un
progetto di sperimentazione musicale che contamina
diversi generi e tecnologie. Le musiche realizzate
dai KRTK vengono pubblicate sul loro canale YouTube
ed utilizzate tra l'altro come colonne sonore (a
partire proprio da "Resilienza"), per la
realizzazione di videoclip, per la sonorizzazione di
opere di pionieri del cinema muto e quant'altro.
La sonorizzazione di film muti è un filone consistente e
molti lavori vengono raccolti nel film "Riflessi
(sonori) in un occhio d'argento"(2022),
ContaminArte - Francesco Ghilardi mail: info@contaminarte.com |